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Capaccio-Paestum

Comune situato nell’area nord-occidentale del Cilento, è composto dal capoluogo, Capaccio, ai piedi del monte Soprano, e dalle frazioni Capaccio Scalo e Paesum, ubicate nella vasta pianura attraversata dal fiume Sele. Di notevole valore è anche il patrimonio ambientale che Capaccio può vantare. La Pineta litoranea costeggia la spiaggia di Capaccio ed è costituita da numerose varietà di pino, e di particolare bellezza sono anche i boschi della montagna del Conte. Il paesaggio, inoltre, è impreziosito dalla presenza del fiume Sele, corso d'acqua che nasce dal monte Cervialto e, dopo un percorso di 63 km, sfocia nel golfo di Salerno, precisamente nel comune di Capaccio. Riceve da sinistra il Tanagro ed il Calore, ed alimenta l'acquedotto pugliese. Le sue sponde sono ricche di vegetazione spontanea e, con le sue acque, vengono irrigate le colture della piana. Va segnalato, infine, il fiume Solofrone, fiume a carattere torrentizio che, con il suo breve percorso, taglia il comune di Capaccio.

La storia: La nascita di Capaccio Vecchia si deve ricercare nella migrazione degli ultimi abitanti della piana del Sele, che si ritirarono sul monte Calpazio per proteggersi dalle incursioni dei Saraceni e dalla malaria, intorno all’878 d.C. Di grandissima valenza archeologica è Paestum, la greca Poseidonia, sorta a seguito del processo di colonizzazione greca ad opera dei Dori Trezeni, che, ritenuti suoi fondatori, lasciarono Sibari per allentare i conflitti con l’altro ceppo etnico degli Achei, e che portarono nel Cilento l’esperienza delle poleis e la civiltà della Magna Grecia. La città, grazie alla sue intense attività commerciali, presto raggiunse grande floridezza, come attestato dal notevole patrimonio archeologico. Verso il 400 a.C. Paestum venne conquistata dai Lucani e poi nel 273 divenne colonia romana con il nome di Paestum. Passata sotto l'egida di Roma, la città si abbellì ulteriormente, con l’edificazione di altri edifici, come le terme, il portico del Foro, l'anfiteatro, conservando la sua importanza commerciale fino al tardo Impero.

Capoluogo: Capaccio

Frazioni: Capaccio Scalo – Paestum

Da vedere: Parco Archeologico. Poseidonia fu colonia greca fondata alla fine del VII sec. a.C. dai Sibariti. Conquistata alla fine del V sec. a.C. dai Lucani, nel III sec. a.C. divenne colonia latina col nome di Paestum. Protetti da 5 km di cinta muraria pentagonale, si ergono gli imponenti templi dorici, risalenti al VI e V sec. a.C.: la Basilica di Hera; il tempio di Nettuno o Poseidon e il tempio di Cerere. La Basilica è il più antico dei templi di Paestum: si alza solenne, con le colonne doriche del porticato, orientato a est. L'esempio più classico e perfetto del tempio dorico del mondo greco è il Tempio di Nettuno.All'estremità settentrionale della zona sacra sorge il Tempio di Cerere, dedicato ad Athena. Gli scavi riguardano una vasta area della città con altri grandiosi edifici come le terme, il portico del foro, l'anfiteatro.

Museo Archeologico Nazionale. Il museo raccoglie impareggiabili reperti provenienti dalla città e dal territorio di Poseidonia-Paestum: dalle suppellettili preistoriche ai corredi funerari, dai resti architettonici e scultorei alle terrecotte e a tutto il materiale rinvenuto negli scavi. Una parte del museo è dedicata alle sculture del santuario di Hera, come il famoso ciclo di metope dell'Heraion di Foce Sele, che costituivano il fregio del thesauros I. Da ammirare sono una statua fittile seduta di Zeus dimetà Vi sec. a.C., un grande busto fittile femminile, privo di testa, della fine del VI sec. a.C., anfore e hydrie in bronzo della metà del VI sec. a.C. Di straordinario interesse sono le lastre dipinte provenienti da alcune delle oltre 120 tombe finora rinvenute, tra cui la più celebre è decisamente la tomba dipinta del tuffatore del 480 a.C., ed il ciclo delle tombe dipinte di epoca lucana.

PER LE SCUOLE INGRESSO GRATUITO
BIGLIETTERIA: 0828 722654
MUSEO: 0828 811023

In treno: Stazione FS di Capaccio o Paestum, sulla linea Napoli-Reggio Calabria, e proseguimento in bus.

In auto: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Battipaglia o Eboli – variante SS 18 in direzione Vallo della Lucania, uscita Capaccio Scalo ? SS 488 fino a Capaccio capoluogo

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