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Novi Velia

Novi Velia è un tipico paese medievale, dalle nobili e gloriose tradizioni civili e religiose, che racchiude in sé un invidiabile patrimonio d'antichità, d'arte ed una ricchezza di fitti boschi di castagni e di faggi, d'acque sorgive e di panorami incomparabili.

L'antica cinta muraria comprendeva una superficie di circa 20.000 m .q.

Porta Longobardi, Porta S.Giorgio, Porta S.Nicola, due Castelli, una Torre millenaria, un Palazzo Episcopale, un Curia Vescovile, un Seminario, un Monastero, un Santuario, quattro Parrocchie e numerose altre Chiese e Cappelle, cinque Ospedali : potrebbe sembrare la descrizione di una cittadina di rilevante popolazione. Si tratta invece di quanto nei secoli si trovava in Novi.

Della maggior parte di chiese e cappelle rimangono solo i ricordi che si possono ricavare dai documenti, altre sono state convertite in abitazioni private, di una di queste sono rimaste solo le mura perimetrali, un'altra è ancora integra ma non officiata.

Si può affermare con una certa sicurezza che la più antica chiesa di Novi era Santa Maria dei Greci. Vi si officiava con rito greco e fino alla metà del ‘600 era chiesa parrocchiale. Anche se adibita ad abitazione privata, almeno nella parte esterna del coro, presenta ancora evidentissime le linee architettoniche proprie di un chiesa.

Pur di data molto antica, ma certamente posteriore ai primi anni del 1300 era la chiesa di San Nicola di Bari dalla quale presero il nome “ porta S. Nicola e Calata S. Nicola ”. Fino a qualche anno fa si potevano ancora vedere i muri perimetrali.

Stupenda nelle sua primitiva struttura doveva apparire la monumentale chiesa di Santa Maria del Monte e di San Giorgio di stile gotico . Nel corso dei secoli ebbe vari rifacimenti e fino al 1920 era ancora officiata. È ora completamente ristrutturata e visitabile anche negli affreschi quattrocenteschi riportati alla luce nel corso del restauro.

Le mura, imponenti e colossali, costituiscono un tutt'uno organico di fortificazione con il primo Castello Baronale e con l'antica Torre . Infatti, al muro dal lato est era stato appoggiato uno stipite della porta San Giorgio

La fondazione della chiesa risale al 1305 quando il Conte Tommaso di Marzano cambiò in monastero l'antico castello costruito dai Longobardi per farne dono ai Padri Celestini .

Di Santa Maria dei Lombardi non ci sono notizie precise che possano sicuramente orientare intorno alla data della sua costruzione, ma è probabile che sia stata costruita dai Longobardi tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo, forse contemporaneamente al primo castello, con lo scopo di creare un'opera difensiva nella parte bassa del paese. Questa è l'impressione che si ricava osservando lo straordinario spessore dei muri della cripta . Ed è proprio questa la parte più caratteristica della costruzione, perché di stile bizantino e conservata nel suo stato originale. Essa ospita una Natività (affresco databile intorno al 13° secolo) con chiare indicazioni di stile bizantino

Il corpo della chiesa in origine era di stile romanico, come si può ancora rilevare da alcune caratteristiche finestre ora chiuse per il sovrapporsi di altre costruzioni.

Anticamente era di pianta a croce latina, con una sola navata, quattro cappelle e con il soffitto a trabeazione scoperta. In seguito però, verso il 1700, dovendo fungere da cattedrale furono aggiunte due navate centrali, Anche il presbiterio pentagonale di stile gotico era stato oggetto di varie trasformazioni.

Dai documenti dell'Archivio pastorale e dalle relazioni delle visite pastorali appare evidente che la chiesa di Santa Maria dei Lombardi possedeva un ingentissimo patrimonio di beni mobili ed immobili ed una ricchissima dotazione di opere d'arte di altissimo valore.

L'opera di maggiore pregio per antichità e per bellezza è senza dubbio la tavola della natività, del secolo XV, attribuita a Cristofaro Faffeo.

Di notevolissimo valore artistico è la grande raccolta delle opere ( polittico del 1540) di Giovanni Filippo Criscuolo di Napoli composto di ben nove tavole; arredi sacri, statue di notevole fattura, affreschi che richiamano la storia millenaria del Paese sono un patrimonio di arte e cultura che non ha eguali nel Cilento.

Festività: S. Nicola di Bari (Patrono) – 17 agosto

Natività della Madonna (solenne processione e suggestiva fiaccolata)– 8 settembre

Eventi: Sagra della mozzarella “re murtedda”- agosto

Festival degli Antichi Suoni – fine agosto

Da vedere: Chiesa di S. Maria dei Longobardi (X secolo)

Ruderi dell’Abbazia (XIV secolo)

Torre e Castello medioevale (XIII secolo)

Santuario del Sacro Monte, in cui si venera la statua della Madonna col Bambino. Questo, di origine basiliana (VII secolo), fu luogo di culto dei Longobardi ed in seguito gestito dai Padri Celestini. Fin dal Mediovo ha rappresentato il centro della religiosità popolare del Cilento, della Lucania e del nord della Calabria.

In treno: Stazione FS di Vallo Scalo, sulla linea Napoli-Reggio Calabria, e proseguimento in bus.

In auto: Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, uscita Battipaglia o Eboli – variante SS 18 in direzione Vallo della Lucania, dalla cui uscita si prosegue per Novi Velia.

Numeri utili:
GUIDE TURISTICHE
Rif: IANNUZZI ANGELO 3280410797

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